“Le radici profonde non gelano”
Spesso nascoste, grezze e nodose, le radici trasformano dalla terra ciò che serve alle fronde. Il nostro sguardo va sempre in alto alle foglie, alla chioma, alla parte più splendente e vanitosa.
Forti e contorte le radici cercano, si insinuano tra sassi e terra, per trovare il necessario. Bisogna guardare in basso per trovare chi regge il tronco anche quando la tempesta lo flette e le foglie sbattute non sanno reagire.
In basso sta lo zoccolo, in basso i piedi a fare il lavoro duro, indispensabile, necessario.
L’occhio attento resta affascinato dai loro muscoli, dalla forza, dal sangue che vi scorre dentro lentamente.
Lì la verità, la sostanza, i valori, il lavoro onesto tutti i giorni per mesi per anni, in silenzio.
© Stefano Zardini
"Deep roots never freeze"
Often hidden, rough and knotty, from the ground, roots transform what the leaves need. We always look up at the leaves, the foliage, to the most splendid and most vain part.
Strong and twisted, roots seek and creep between stones and earth, to find what is essential. We must look down to find what steadies the trunk even when storms bend them and the leaves are lashed, unable to react.
Beneath is the hoof, the feet which do the essential hard work.
The careful eye is captivated by their muscles, their strength, by the blood that flows slowly in them.
There is the truth, the substance, the values, the honest work. Every day for months and years. In silence.
© Stefano Zardini
Ambiente.
