Bianco come il nulla, accecante da bruciare gli occhi.  

Bisogna abituarsi pian piano per sopportare  quella luce penetrante.

E’ strano come l’insieme di tutti i colori è il contrario dei colori, li annulla e li comprime in uno solo, l'assoluto, totale bianco.

Le pupille si contraggono per difendere la retina, il nostro sensore primario.

Il bosco è un riparo di grigio nell'immobilità del paesaggio mentre piccoli punti colorati si muovono, scivolano incrociandosi come coriandoli sospesi nel vento.

Il silenzio avvolge ogni cosa come dentro a quelle sfere di vetro con la neve finta a cadere.

Staccionate, fienili, pini, sciatori, tutto congelato in uno sguardo di un centesimo di secondo.

Tutti questi attimi che si inseguono tra loro uno dopo l’altro come fotogrammi di un film....ma sono veramente necessario con la mia Nikon fermatempo?

Ha un senso congelare questi brandelli di spazio? La legge delle cose non prevede soste nello scorrere del tempo.

Sono un giocoliere nella galassia, un prestigiatore della fisica, un ladro di istanti, un minuscolo granellino di sabbia nell'immenso meccanismo dell' orologio dell'Universo.

Stefano Zardini

White like nothing, so blinding it burns your eyes.  

You have to get used to it to adjust to that penetrating light.

It's strange how all colours together give the opposite of colours. They cancel and compress them into one: the absolute, total white.

Pupils contract to defend the retina, our primary sensor.

The forest is a grey shelter in the stillness of the landscape, while small coloured dots move, drift and cross each other, like confetti suspended in the wind.

Silence envelops everything like inside a snow globe.

Fences, barns, pines, skiers, all frozen in a glance lasting a split second.

All these moments chasing each other one after the other, like frames of a film .... but with my Nikon time-stopper, am I really necessary?

Does it make sense to freeze these scraps of space? The law of things does not provide for time to be paused.

I am a juggler in the galaxy, a conjurer of physics, a thief of instants, a grain of sand in the immense mechanism of the universe’s clock.

Stefano Zardini